Sono oltre 200 i sacchetti che, nella notte tra mercoledì e giovedì, sono stati controllati dagli ispettori ambientali per verificare sia il corretto contenuto dei rifiuti esposti (residuo non differenziabile) sia la modalità di esposizione, che presuppone
l’inserimento dei sacchetti negli appositi contenitori. Unica eccezione il multimateriale, che prevede l’esposizione di sacchetti di colore blu ritirabili nelle ecostazioni di Burchio e Stecco (qui gli orari di apertura:
https://www.aliaserviziambientali.it/ecocentri).
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È da diversi mesi che, a fronte di conferimenti errati, sia nel contenuto che nella modalità di esposizione, il personale Alia lascia sui sacchetti un ‘Avviso di non conformità’, per specificare all’utente che l’impossibilità di ritiro da parte dell’operatore sta nella
presenza di materiale diverso rispetto alla tipologia di rifiuto da raccogliere in quella data, nella presenza di materiale in eccedenza o nell’assenza di contenitore, che ricordo essere marrone per
l’inserimento dei sacchetti dell’organico, grigio per l’indifferenziato e giallo per la carta – spiega l
’assessore Paolo Bianchini -,
con conseguenze negative per il decoro della città. Ieri sera, a causa dell’elevato numero di sacchetti, anche di grosse dimensioni, esposti in maniera scorretta e, quindi, in assenza di contenitori, sono intervenuti gli ispettori ambientali, che
hanno controllato oltre 200 sacchetti. Il motivo del loro intervento è duplice: verificare se, effettivamente, il contenuto dei sacchetti fosse rifiuto indifferenziabile e verificare l’utilizzo o meno dei contenitori,
condizioni indispensabili per il corretto svolgimento e funzionamento della raccolta porta a porta. Non è, infatti, pensabile, come sta accadendo negli ultimi tempi, che
il rifiuto indifferenziato diventi l’occasione per non smaltire correttamente e per non suddividere, per tipologia, i rifiuti, ma anzi sia utilizzato per smaltire tutto indistintamente e senza criterio.
Differenziare correttamente, infatti, significa avviare al riciclo i rifiuti. Considerarli tutti rifiuto indifferenziato, che finisce presso gli inceneritori o le discariche, oltre a creare problemi di tipo ambientale e ad inceppare il corretto meccanismo di raccolta,
rischia di far incorrere il trasgressore in sanzioni che di media si attestano intorno agli 80 euro, ma che possono variare da 40 a 480 euro a seconda dell’infrazione accertata”.
“Nel caso specifico di ieri – conclude l’assessore all’Ambiente –
i controlli non avevano finalità sanzionatoria ma puntavano ad avvertire gli utenti di questi rischi. Su 200 controlli, infatti, sono in 50 le utenze Tari identificate e intimate a riprendere
i sacchetti esposti per provvedere alla corretta suddivisione dei materiali da differenziare e, di questi 50, sono solo in 5 ad esser stati effettivamente sanzionati. Invito, quindi, tutti i cittadini, a rispettare le regole di corretta differenziazione e, in caso di dubbi,
consultare il libretto consegnato da Alia in occasione della consegna degli appositi kit di raccolta o l’homepage del sito, dove è disponibile la sezione ‘Dove lo butto?’.